Windows 7 non ascolta l’italiano

Windows 7, il nuovo sistema operativo di Microsoft, verrà reso disponibile al grande pubblico il prossimo ottobre.

Nello sviluppare il successore di Windows Vista, Microsoft ha dimostrato una maggiore apertura verso i commenti degli utenti finali. Nonostante questo, Windows 7 non darà ascolto al pubblico italiano, nel senso che la funzionalità di riconoscimento vocale non sarà presente nella versione italiana del prodotto.

La confusa situazione che si è venuta a creare in Windows Vista su questo aspetto si è dimostrata una notevole fonte di incertezze per molti utenti, e quindi la schermata che appare nel Pannello di controllo di Windows 7 può essere considerata un buon passo avanti verso la chiarezza.

Sul lato della Guida in linea il nuovo sistema non introduce invece cambiamenti e mantiene l’approccio di internazionalizzazione ambiguo, che complica la localizzazione e confonde di conseguenza gli utenti finali.

Non ha infatti senso spiegare nei dettagli una funzione come se esistesse in ogni forma localizzata e aggiungere poi una postilla che elenca le lingue per cui è valida. Per esempio, le struzioni che illustrano come impostare il microfono ed eseguire l’addestramento del sistema di riconoscimento non sono traducibili in italiano, semplicemente perché la versione italiana non ha quelle opzioni.

L’approccio utilizzato ha costretto il povero traduttore a descrivere un mondo ipotetico, inventando di sana pianta le istruzioni vocali da impartire al sistema. Uno degli effetti collaterali di questa situazione è la perdita di contatto con la realtà, che porta a prendere lucciole per lanterne e… tabulazioni per schede 😉

Per affrontare in modo corretto il problema, le forme localizzate dovrebbero poter avere due varianti: una in caso di presenza e una in caso di assenza del riconoscimento vocale. Nel secondo caso, i messaggi da trasmettere sarebbero sostanzialmente due:

1. La versione localizzata di Windows 7 non permette in generale di utilizzare il riconoscimento vocale di Microsoft, in nessuna lingua.
2. Chi possiede la versione Ultimate o Enterprise può installare o attivare lingue aggiuntive e accedere alla funzionalità facendo corrispondere la lingua dell’interfaccia a quella del motore di ricoscimento.

Molti utenti non sono a conoscenza di queste informazioni, e quando le scoprono non riescono a comprendere le motivazioni tecniche e di marketing che le giustificano.

Oltre a un software ben localizzato dovrebbe quindi esistere un canale di comunicazione istituzionale che sappia spiegare agli utenti perché Windows non li ascolta 😉